Dopo l’apertura della grande esposizione su Caravaggio, Palazzo Reale celebra l’estro di Toulouse-Lautrec con una mostra.
Henri de Toulouse-Lautrec, uno dei più affascinanti protagonisti dell’Ottocento francese, viene celebrato con una grande mostra allestita dal 17 ottobre al 18 febbraio al Palazzo Reale di Milano. ‘Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec’ espone 250 opere, 35 dipinti, litografie, acqueforti e tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista. Provengono dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da altri importanti musei e collezioni internazionali, come la Tate gallery di Londra, la National gallery of art di Washington, il Museo Puskin di Mosca, il Museum of fine arts di Houston, il Museu de arte di San Paolo, la Bibliotheque nationale de France di Parigi. La sua bravura artistica, manifestata fin da ragazzo, era apprezzata dalle ballerine di can can e dalle cantanti che lui ritraeva in continuazione, accrescendone la popolarità. Il successo dei suoi quadri, dei suoi disegni, che eseguiva in continuazione dai tavoli dei locali notturni, e delle sue incisioni fu sempre notevole. Toulouse-Lautrec soffrirì continuamente di crisi depressive a causa della sua rara malattia congenita che ostacolava la crescita degli arti inferiori, crisi che affogava nell’alcol e nel micidiale assenzio. Arrivò così al delirium tremens, ultimo stadio degli alcolizzati e infine alla morte, a soli 37 anni.
La bellezza e l’effimero. Mlano rievoca l’esistenza “segreta” di Toulouse-Lautrec
l percorso della mostra è introdotto da uno sguardo introspettivo sulla famiglia di Toulouse-Lautrec, tante le testimonianze fotografiche, mezzo che lui non utilizzava, ma curiosamente amava per farsi ritrarre in modo provocatorio e dissacrante, quindi, si prosegue con illustrazioni, disegni e tele appartenenti al suo periodo di formazione in cui abbondano rappresentazioni classiche di cavalli in movimento e altri animali. L’esposizione si concentra poi sul ritratto, una delle cifre più caratteristiche della sua ricerca, tra cui mirabile è il dipinto “’Étude de nu. Femme assise sur un divan”, del 1882, nudo di ragazza giovane e pudica, il cui accenno sensuale si indirizza sull’unico capo indossato: delle calze nere. Arriva poi la sezione dedicata ai celebri e affascinanti manifesti, genere di cui Toulouse – Lautrec fu maestro e iniziatore, affiancati anche da alcune rare e preziose stampe di maestri giapponesi, certamente conosciute dall’artista, fra le quali la serie erotica completa della “Maison verte” di Utamaro che raffigura l’ambiente dei postriboli, raccolta in un’unica sala. La mostra è stata promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, in collaborazione con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Altre Informazioni
- Sito web
- http://www.toulouselautrecmilano.it
Fonte: repubblica.it