Il disco è un lavoro di gruppo assieme al rapper Mad G e a dj Vybzniko

È uscito il 16 giugno su tutte le piattaforme il quarto album di Orco, intitolato “Moksha Music“. Dopo due dischi da solista ed uno come produttore, l’artista residente ad Amsterdam ritorna sulla scena con un lavoro di gruppo assieme al rapper Mad G e a dj Vybzniko, pure loro residenti da anni in Olanda.
Moksha Music” è un album dall’impronta fortemente underground, caratterizzato da sonorità Hip Hop classiche, tematiche variegate e testi molto tecnici e complessi. Che si tratti di un progetto senza concessioni nei confronti delle sonorità e della pochezza di contenuti in voga al momento, è evidente fin dal primo pezzo, “Moksha Pop”, dove s’un beat di forte impatto -impreziosito dai cuts di Vybzniko nel ritornello- i due rapper sputano fuoco sul mercato discografico italiano e le sue dinamiche, ribadendo fedeltà al concetto di Hardcore e alla genuinità del proprio sound.
Passando per la seconda traccia “Fidati di niente”, già uscita come singolo, si arriva poi ad “Euterpe” featuring Rachid Martinez, un vero e proprio inno d’amore nei confronti della Musica -impersonificata dalla figura mitologica di Euterpe, la musa greca della musica e della poesia lirica.
Proseguendo con la track list troviamo “Fiori di plastica” featuring Mr Melt (pure uscita come singolo anticipatorio dell’album), un vero banger underground contro il mondo patinato della superficialità e delle apparenze e poi la traccia numero cinque, “Goodbye Distopya”, uno storytelling basato su un universo distopico fortemente ispirato dal romanzo “1984” di Orwell e che, come questo, rappresenta evidentemente una metafora critica della società attuale.
Il disco continua con due pezzi molto profondi e spirituali, “Nella selva dell’ignoto” e “Light On” featuring Blanco Benz: il primo è una cronaca del viaggio di risveglio all’interno di se stessi, molto ispirato alla “Divina Commedia”; il secondo invece una sorta di trattato sul concetto di luce in chiave spirituale, infarcito di riferimenti e citazioni Zen, Buddiste, Sufi eccetera.
Ognuno dei tre artisti ha pure un proprio pezzo da solista all’interno dell’album, dove affronta tematiche particolarmente personali, ed il primo che incontriamo è “La ballata de ‘na mente malata”, la traccia da solista di Mad G; qui il talentuoso rapper esprime la propria natura di artista in senso ampio, anche come incarnazione di uno stile di vita decadentista, dipingendo immagini e trasmettendo sensazioni in grado di coinvolgere come se ce le trovassimo davanti agli occhi o sotto la pelle.
La traccia numero 9, “Il sangue dei poveri” featuring Ita dem, è un altro dei quattro pezzi usciti come singoli: una canzone sul tema della guerra nella quale la strofa di Orco è uno storytelling ispirato dalle tristemente famose, tragiche foto del conflitto fra Israele e Libano del 2006, che ritraggono bambine israeliane mentre scrivono messaggi sui missili destinati al paese nemico; il rapper immagina quindi di essere uno di quei bambini e di star scrivendo il proprio testo su uno di quei razzi.
Il disco di 12 tracce si avvicina alla conclusione con il pezzo da solista di Vybzniko, “3 Dimensions + Time”, un viaggio strumentale che usa un discorso spirituale di KRS One, scratchato ad arte dal dj su uno dei beat più cupi e di maggior impatto dell’album. La traccia numero 11 s’intitola invece “Steven Spielberg” (l’ultimo singolo estratto prima dell’uscita del disco) ed è il pezzo da solista di Orco, una vera gemma Hip Hop dal sound più classico: su un beat che ricorda molto lo stile di produzione di Apollo Brown, il rapper dipinge un omaggio all’illuminato regista e alla sua filosofia del “sognare per lavoro” e del seguire la sottile voce della propria anima, creando con rime e metrica un percorso spirituale che cita anche molti dei film più noti di Spielberg.
Dopo circa quarantacinque minuti di ascolto, l’album si chiude con “Joyce”, un esercizio di stile dove Mad G ed Orco si lasciano andare alla scrittura automatica tipica della tecnica letteraria nota come flusso di coscienza.
Le produzioni, interamente curate da Orco, non si distaccano mai dal sound Boom Bap a cui l’artista ci ha abituati coi suoi precedenti lavori; in ogni pezzo, la passione per l’Hip Hop americano più classico trasuda dai sample e dalle batterie, oltre che dagli scratch sapientemente composti dal talentuoso dj Vybzniko. I testi di entrambi i rapper sono sempre molto profondi, tecnicamente complessi ed affrontano tematiche che vanno dal filosofico alla critica sociale, dalla spiritualità al rap da battaglia.
In un periodo storico dove ciò che funziona in Italia è ben diverso, l’album “Moksha Music” rappresenterà sicuramente una ventata di freschezza per chi ancora ama il suono e l’essenza della vera cultura Hip Hop ed il rap senza compromessi, caratterizzato da contenuti, liricismo e capacità tecnica.
Orco, rapper e produttore triestino residente ad Amsterdam, è noto per la sua musica Hip Hop in pieno stile New York e per le sue collaborazioni con vari, importanti esponenti del rap americano come Afu-Ra, Big Twins, Canibus, Edo G, El Da Sensei, Godfather Pt. 3, Sadat X, Deams ed altri.
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Pagine dell’artista:

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Biografia di Orco

Orco nasce nel 1981 a Trieste, in Italia: una città ed un paese che ha sempre sentito stargli stretti e che, proprio per questo, hanno contribuito a forgiare e a nutrire la sua identità artistica, fortemente polemica nei confronti del “sistema” e dell’autorità.
Comincia a scrivere testi Hip Hop nel 1996 e da allora non ha mai smesso, iniziando a dedicarsi poi anche alla produzione di beat e allo scratch -sempre in cerca della tela perfetta sulla quale dipingere la propria realtà in rima. Vero one-man-band dell’Hip Hop, Orco confeziona le sue tracce dall’inizio alla fine, forte tra l’altro di anni d’esperienza come tecnico di studio anche per artisti di primo piano, fra cui Al Castellana e Tormento. Già nel 2007 fece parlare di se a livello nazionale quando il suo pezzo “Vorrei Cantare come Simone Cristicchi” (rilasciato solo su MySpace senza alcuna promozione) colpì Albertino, che dopo averlo ascoltato lo passò per vari giorni su Radio Deejay; molte altre radio nazionali e locali seguirono l’esempio, facendone un piccolo tormentone.
Nel 2013 Orco si trasferisce ad Amsterdam, dove firma per l’etichetta discografica Moksha Music ed inizia ad incidere con musicisti di fama internazionale come Afu-Ra, Godfather Pt. III e Big Twins (Infamous Mobb), Ziggi Recado, Deams (Gang Starr Foundation), El Da Sensei (Artifacts) Edo G, Canibus, Sadat X (Brand Nubian) e vari altri.
Orco si è anche esibito dal vivo numerose volte nei più importanti locali di Amsterdam, in apertura ai concerti di artisti italiani del calibro di Salmo, Noyz Narcos, Colle der Fomento, Inoki, dj Fastcut e Mattak e di americani come Big Daddy Kane ed Artifacts.
Il suo primo disco, intitolato “Sapere Aude”, è stato pubblicato nel 2018. Da allora l’artista ha prodotto per vari altri rapper, fra cui lo storico MC olandese Deams, Truth (del collettivo romano Rapcore), Mr Melt e Mad G -figurando come produttore unico del disco d’esordio di quest’ultimo. Il secondo album solista di Orco, dal titolo “Memento Mori” e composto da 23 tracce, è uscito nel 2021, seguito subito dopo da “Follia con logica”, in veste di produttore, assieme a Mad G. Il quarto album di Orco -“Moksha Music”, assieme a Mad G e a dj Vybzniko- è uscito invece il 16 giugno 2023.