Fabrizio Paterlini da molti considerato un poeta del pianoforte per il modo in cui suona e compone le sue musiche, calamitando sempre più ascoltatori, ci ha parlato dei suoi nuovi progetti musicali che vedranno la luce nel corso di questo 2019. Malgrado i molteplici impegni tra famiglia e lavoro siamo riusciti a strappargli un’intervista audio che vi proponiamo di seguito.
Jalo Intervista Fabrizio Paterlini
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– Ciao Fabrizio innanzitutto come stai?
Ciao a tutti sono molto contento di essere qui e di rispondere alle vostre domande. Sto bene grazie, è un periodo molto produttivo, molto intenso. L’inverno è assolutamente portatore di ispirazione con i suoi scenari artici e particolarmente nebbiosi delle mie parti, quindi belli carichi di malinconia. Devo dire un periodo interessante, sto lavorando come avremo modo di parlare sul nuovo album, sto preparando il tour di cui parleremo, insomma l’anno è iniziato nel modo migliore; più produttivo e più interessante per la mia musica.
– So che sei molto impegnato in questo periodo tra vari progetti quindi ti chiedo subito: ci parli brevemente dell’imminente nuova uscita discografica relativa alla ristampa di “Autumn Stories”? Album a cui evidentemente sei molto legato, ci racconti qualcosa?
“Autumn Stories” nella nuova versione uscirà appunto il 15 di marzo sulla mia etichetta Memory Recordings. Ho voluto iniziare un lavoro di ristampa dei miei vecchi lavori che non erano stati pubblicati in vinile, perché mi piace pensare che tutti i miei lavori anche quelli prima dell’ondata per così dire vinilica, finissero su questo supporto che mi è particolarmente caro. Allora ho iniziato a chiedere alle persone che mi seguono quale album avrebbero preferito avere in vinile per primo dei miei vecchi album. Con mia sorpresa, perché pensavo fosse un altro il titolo che sarebbe venuto fuori, è uscito proprio “Autumn Stories”, album che mi è carissimo come tu giustamente hai detto, in quanto rappresenta per me un piccolo punto di svolta nella mia carriera. E’ stato un album che mi ha dato abbastanza – chiamiamola così – notorietà nel mondo molto ristretto degli amanti della modern classical. E’ un album che ha già sette anni, composto addirittura 8 anni fa, pubblicato sette la prima volta. Quindi un album che poteva essere rinfrescato, poteva essere rilavorato. Ho scelto di pubblicarlo in una versione rimasterizzata appositamente per il vinile con delle variazioni all’album originale che sono dovute al mio lavoro nel corso degli anni. Ho portato questo album dal vivo molte volte e ogni volta lo arricchivo con parti nuove soprattutto per violini che con me sono diventati pianta quasi stabile nella mia dimensione dal vivo. Quindi il trio di archi, praticamente qualche brano dell’album è stato riarrangiato appositamente per gli spettacoli live, e ho pensato poteva essere interessante metterlo proprio come da studio, e quindi ecco che l’album esce come lavoro di ristampa dei mio vecchio album ma con qualcosa in più, con una voglia di andarlo a rinfrescare di andarlo ad arricchire con sonorità e con parti vere e proprie che non c’erano nella vecchia versione. Quindi non è un puro remastering ma una riedizione.
– Contestualmente ad “Autumn Stories” quest’anno sarai impegnato in un nuovo worldwide tour; ricco di date e Stati non ancora visitati. Ci sembra un grande risultato, che tipo di spettacolo si debbono aspettare i tuoi tantissimi fans?
Si, ho colto l’occasione dell’uscita di questo album per strutturare un piccolo tour che ho chiamato “Piano Stories”, proprio perché vengo da due album, uno è “Winter Stories” dello scorso anno e questo “Autumn Stories”. Quest’ultimo un album che definisco un po’ a sé rispetto al vecchio album. E’ un piccolo tour che mi vedrà impegnato adesso il 3 di marzo sarò a Rivoli, l’unica data italiana che ho. Poi partirò a fine mese, a fine marzo, andrò in Germania, dove ho tre date: Monaco, Norimberga e Berlino. La settimana dopo, i primi di aprile partirò per la Spagna dove ho ancora tre date: Barcellona, Madrid e Valencia. E in maggio sarò a Utrecht in Olanda; un posto veramente importante per noi, diciamo amanti del genere. Sono molto contento. E in settembre sto pianificando il mio consueto tour in Russia che mi vedrà impegnato in cinque/sei città come ho fatto anche lo scorso anno. Quindi un anno che si preannuncia ricco di concerti.
– Nel salutarti e ringraziarti per la gentile intervista ti chiederei se hai qualche anticipazione per i lettori di Jalo sul nuovo disco di inediti. So che ci stai lavorando da tempo. Uscirà quest’anno? Sicuramente come da consuetudine riserverai delle belle sorprese pur mantenendo il tuo inconfondibile stile musicale.
Il nuovo album è praticamente pronto, il nuovo album di originali intendo, di inediti. Sto in questi giorni ultimando le trascrizioni il che vuol dire che ci saranno degli archi, e conto di andarlo a registrare già in marzo se non addirittura entro fine mese, ma molto probabilmente in marzo. E per poi fare un buon lavoro, diciamo sull’uscita, prevedo sarà l’autunno 2019, prevedo potrebbe essere ottobre, novembre, adesso devo ancora vedere. Sarà un album, io penso molto bello, un album che unisce per così dire il mio primo mondo di piano solo, insieme invece con brani orchestrati, quindi con il mio trio di archi come sempre. Quindi sarà un album sicuramente diverso da “Winter Stories” in quanto qui c’è la presenza del trio. Diverso anche da “Secret Book” perché c’è meno elettronica, è meno presente; c’è qualche tocco ma meno per così dire costante. E sarà un album molto cinematografico, molto ricco di musiche che portano immagini. E niente sono contento anche di questo, che quest’anno vedrà anche la luce il nuovo lavoro e mi auguro sarà apprezzato come sono stati i precedenti.