Aeolian Processes - Lorenzo Masotto | recensione
Giudizio complessivo: Ottimo
Apprezzamento95%
95%Score

Lorenzo Masotto

Aeolian Processes

2017 (Dronarivm) | contemporary classical music

Quando arriva un disco in redazione guardando il nome dell’artista si sa già a grandi linee su cosa verterà la narrazione della recensione; infatti difficilmente oggigiorno per motivi diversi, quasi nessun artista si permette il lusso di spaziare tra generi diversi. Lorenzo Masotto è un’eccezione. Su Jalo essendo mossi principalmente dalla curiosità dobbiamo a Lorenzo un profondo ringraziamento per le continue gradite sorprese.

 
“Aeolian Processes” è il terzo disco per Lorenzo Masotto, in uscita venerdì 17 marzo per l’etichetta russa Dronarivm. E’ stato registrato e mixato presso il suo studio e masterizzato in Iraq da Porya Hatami. Segue i precedenti: “Rule and case”, “Seta” e l’EP “Prime numbers”.

 
In “Aeolian Processes” c’è qualcosa di meraviglioso ma andiamo con ordine; va fatta una piccola premessa, doverosa e chiarificatrice. Questo genere musicale che potremmo a grandi linee definire minimalista, anzi minimalismo, ultimamente sta vedendo come sua espressione un incessante moltitudine di “compositori” spesso ancora in fase di educandi, dilettarsi nel pubblicare banali e scontate musiche, prive di alcun contenuto musicale, scevre da valore intrinseco, materiale sonoro scopiazzato senza una gestazione propria e spacciato come minimalismo. Li si riconosce subitaneamente in quanto alla prima domanda – a chi ti ispiri? – Ludovico Einaudi è la risposta fulminea e purtroppo per noi scontata. Su Jalo riceviamo quotidianamente materiale da recensire di questo stampo. A condire il tutto, il piatto della disinformazione, un certo grado di ignoranza da parte di giornalisti ed addetti ai lavori, dove nei loro scritti, recensioni, commenti, si evince solo disappunto verso questo stile (minimalismo) bollandolo con gli aggettivi più disparati. Ora se non si dispongono delle capacità intellettive per comprendere ed apprezzare un genere musicale piuttosto che un altro, forse sarebbe bene dedicarsi ad altro; non esiste una musica di serie “A” ed una di serie “B”, una giusta (il virtuosismo) ed una sbagliata (il minimalismo). La conoscenza ci aiuta sempre a fare dei distinguo, ad avere una piena consapevolezza su quanto si sta trattando, evitando il facile terreno della superficialità. Aprire la propria mente e qualche libro non è poi così difficile.

 
Per apprezzare un disco come questo “Aeolian Processes” di Lorenzo Masotto ci vuole calma e pazienza, una delicata leggerezza mentale, una elasticità emotiva ed un profondo senso immaginifico. A tal proposito Lorenzo stesso dice circa l’approccio compositivo:

“Nel momento in cui le mie mani toccano il pianoforte ed inizio a comporre la mia coscienza intraprende un viaggio, lascia il mio corpo e durante il suo vagare mi mostra le fotografie dei luoghi che incontra creando una sorta di connessione tra il mio inconscio e le mie dita. I colori, i paesaggi, i visi delle persone che fotografa lungo il cammino sono talmente nitidi nella mia mente da permettermi di descrivervi perfettamente quelle immagini utilizzando soltanto il suono che il pianoforte è in grado di dipingere.”

In questo disco non troverete mirabolanti effetti per carpire l’attenzione a tutti i costi, virtuosismi per compiacere e compiacersi, continui climax, ma una ricerca verso geometrie sonore essenziali che ci riportino tramite le emozioni ad un viaggio verso le nostre radici emotive, le nostre cellule primordiali, il nostro senso del vivere, il nostro orientarsi tra spazio, mente ed universo circostante. Una ricerca e un approdo ad un equilibrio tra precarie architetture quali ad esempio i limiti stessi del genere umano.
Dal punto di vista tecnico Lorenzo Masotto fa un uso sapiente e preciso della scrittura musicale. Contrariamente a quanto si possa erroneamente pensare, scrivere minimalismo, lavorare con pochi elementi senza incorrere nel banale, nel ripetersi, è appannaggio a pochi eletti. Stupire con molto è facile, incantare con poco non è da tutti. Per raggiungere e padroneggiare l’essenzialità bisogna aver viaggiato a lungo, avere guardato in silenzio a lungo, aver ascoltato tutto con la curiosità di un infante.

 
Il disco scorre piacevole all’ascolto, i brani, come perle di balsamo, sono tutti di piano solo, di notevole pregio artistico, con inserti di elettronica e qui Lorenzo Masotto ha avuto il raffinato gusto di tenere piani sonori diversi; relegando la texture elettronica in secondo piano quasi come a voler contenere a tutti i costi l’invadenza della stessa. Una scelta diversa avrebbe inficiato la bellezza vibrazionale del pianoforte. Piani sonori diversi consentono altresì quella tridimensionalità e musicale ed emotiva necessaria per concretizzare nell’ascoltatore la propria esperienza umana.
Dalla copertina del CD, al titolo dell’album: “Aeolian Processes” , ai titoli delle singole tracce e della loro bellezza, questo di Lorenzo Masotto ci appare come un lavoro pienamente riuscito, ricco di sfumature e spunti riflessivi.

Un ritornare alle origini come un processo essenziale, a ciò che la natura ci rimanda da secoli.

 

Tracklist

  1. Arctic Summer
  2. Space Flowers
  3. Drone
  4. My Great Grandmother lived in the Mountains
  5. A Tree In The Snow
  6. Geyser
  7. When The City Sleeps
  8. Travelling To Alalska
  9. Repeater
  10. Aeolian Processes
  11. Desert